Sfratto per Affitto non Pagato 5 Cose da Sapere

Sei un inquilino e hai ricevuto lo sfratto da casa per affitti non pagati? Cerchiamo in questo articolo di darti tutte le informazioni importanti di cui hai bisogno.

Prestiti per affitti non pagati, è possibile ottenerli?

Certo! Se dipendente o pensionato possiamo valutare positivamente la tua richiesta:

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Per saperne di più in merito all’argomento leggi anche gli articoli: Prestiti a dipendenti!  e Prestiti a Pensionati.

Sfratto per morosità: dopo quanti mesi?

Se parliamo di un contratto di affitto ad uso abitativo sono sufficienti giorni e non mesi, mentre per locazioni commerciali non esiste un vero e proprio termine, ma ci si rifà al concetto di buona fede da parte dell’inquilino.

Dopo quanti canoni? Per le locazioni ad uso abitativo la procedura può essere attivata trascorsi almeno 21 giorni dal mancato pagamento di un solo canone. Un nostro cliente ci ha posto questa domanda “Ho bisogno del vostro aiuto…sarò buttato fuori casa perché non pago le spese condominiali. Posso essere cacciato fuori casa anche se gli affitti li ho sempre pagati regolarmente?

Possono essere oggetto di sfratto anche il mancato pagamento degli oneri accessori come ad esempio le spese condominiali. Anche in questo caso distinguiamo le due casistiche, uso abitativo e commerciale.

uso abitativo: il debito deve essere superiore alla somma di due canoni di locazione (affitti)

uso commerciale: in questo caso l’importo deve avere una rilevanza tale da rompere l’equilibrio del contratto.

Sfratto con minorenni è possibile?

Marta ci scrive “sono disperata…sono sola, unico reddito e due figli da crescere. Purtroppo il mio ex mi ha lasciato nei debiti e con due figli da mantenere. Con tutte le difficoltà da gestire mensilmente, non sono sempre stata regolare nel pagare l’affitto, per questo ha deciso di cacciarci di casa. I bimbi sono piccoli, posso difendermi in qualche modo? Posso evitare lo sfratto e garantire un tetto ai miei figli?

La risposta, purtroppo, a questa domanda non è positiva. Il giudice di pace può autorizzare, tramite ufficiale giudiziario, lo sloggio dell’immobile in presenza di bimbi piccoli ovvero figli minorenni.

Vediamo bene nel dettaglio, cercando di sintetizzare tutta la procedura:

– se dopo i vari solleciti il proprietario non trova riscontro da parte dell’inquilino, tramite un legale, può richiedere l’intimazione di sfratto e contestuale citazione per la convalida dell’atto da inviare al Tribunale. L’inquilino potrà saldare il debito o chiedere una dilazione di pagamento al Giudice (che potrà concederla o no). In caso positivo, se l’inquilino non rispetta l’accordo, lo sfratto diventerà esecutivo; in questo caso l’immobile dovrà essere liberato e se questo non accade interverrà l’Ufficiale Giudiziario e all’occorrenza le Forze dell’Ordine.

– l’inquilino può ottenere queste agevolazioni fino ad un massimo di 3 volte nel corso della durata del contratto di locazione. Nei casi più difficili, questa possibilità può essere concessa massimo 4 volte.

– in presenza di figli minori, l’inquilino potrà usufruire di agevolazioni per legge, ovvero pagare il debito (affitti e/o eventuali oneri accessori come spese condominiali) nel termine massimo di 90 giorni.

– i termini per liberare l’immobile sono stabiliti in 6 mesi; possono aumentare a 12 mesi quando questo può causare danni all’integrità fisica o morale del minore.

Sfratto e assistenza sociale

Sono un aiuto fondamentale; gli assistenti sociali del Comune sono attivi in queste circostanze e possono essere un elemento utile a rallentare il processo di sloggio dell’appartamento o della casa.

– E’ spesso l’Ufficiale Giudiziario che temporeggia con le fasi esecutive, coordinandosi con gli assistenti sociali al fine di trovare un’adeguata sistemazione negli alloggi pubblici a disposizione del Comune.

– Se non viene individuato subito l’immobile, i servizi sociali possono concordare con il proprietario di casa il prolungamento di permanenza nell’alloggio in cambio del pagamento di una determinata somma richiesta.

– Quando gli stessi incontrano difficoltà ad individuare l’immobile, possono decidere di allontanare temporaneamente i figli dai genitori per ospitarli in comunità protette.

Pignoramento per affitti non pagati

Dopo lo sfratto dell’immobile le complicazioni per l’inquilino non sono finite. Oltre a dover trovare un nuovo alloggio, preoccuparsi del trasloco, recuperare il denaro necessario ai nuovi allacci, alla cauzione del nuovo affitto, l’ex inquilino potrà subire un atto di pignoramento per il recupero del precedente debito.

Se dipendenti o pensionati sarà più semplice attivare l’esecuzione dell’atto di pignoramento; il Giudice richiederà alla ditta o all’ente pensionistico, di trattenere una determinata somma dallo stipendio o dalla pensione, fino alla completa estinzione del debito.

In presenza di un pignoramento, per pensionati e dipendenti, è possibile ottenere un nuovo finanziamento.

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